Il Nome deriva probabilmente dai fondatori di Bolgheri. Si pensa che fossero Unni o Bulgari e che si fossero insediati qui nel VI secolo DC. Nel 1400 dopo varie lotte contro
Pisa,
Firenze prende il dominio di Bolgheri. La Zona era troppo vasta per essere governata da una sola entità, quindi la divide in 3 Comuni: Bolgheri,
Castagneto Carducci e Donoratico. Tutti controllati dal capitano di Campiglia. Ma purtroppo questa sistemazione non resse, visto che nel 1420 Donoratico fu raso al suolo. Grazie ai Della Gherardesca, Bolgheri conobbe la sua ripresa. Questi erano signori di Firenze. Purtroppo a metà del 1800 gli abitanti di Bolgheri vennero decimati dal Tifo. Per curarli arrivò il Dott. Carducci Michele con la Famiglia. Per questioni politiche il Della Gherardesca lo convince a spostarsi a Castagneto con la moglie e il figlio Giosuè Carducci. Quando muore il Della Gherardesca, la contea della maremma viene divisa per eredità: Castagneto al primogenito Ugolino e Bolgheri e Castiglioncello a Walfredo Fazio. Ugolino successivamente trasferì Bolgheri al primogenito Alberto Guido. Alberto Guido nel 1895 mise in opera le modifiche al castello, aggiungento la torre alle mura e alzando il campanile. Dal 1900 Bolgheri viene ulteriormente divisa tra figli, nipoti e chiesa. Impressionante e suggestivo è il Viale che porta all'ingresso del paese di Bolgheri caratterizzato da due linee di cipressi che delimitano la strada. All'interno del borgo ci sono botteghe artigiane di terracotta, argentieri, gallerie d'arte e ovviamente osterie dove poter sorseggiare il famoso bianco di Bolgheri. Grazie all'atmosfera rilassante e al paesaggio incantevole Bolgheri è sempre stata meta in cerca dell'ispirazione.