CHIANTI
IL CHIANTI :
La parola Chianti deriva dal nome Clante, tipico nel periodo Etrusco. Le strade che collegavano il Chianti con le varie località al centro dell'Italia favorirono le sviluppo degli Etruschi in questa zona durante il VII secolo AC e i resti delle tombe etrusche ritrovate ce lo dimostrano. Dopo gli Etruschi fu la volta dei Romani che preferirono occupare le campagne anzichè creare nuovi paesi, visto che le prime almeno davano sostentamento con l'agricoltura. Da questo punto si cominciò a costruire le nuove case coloniche tipiche della campagna e nuove strade, le quali erano più piccole e più pratiche per collegare diversi centri urbanizzati. Nel 150 AC l'imperatore Cassio fece costruire la via Cassia, per collegare la zona dell'Etruria a Roma. E l'imperatore Adriano nel 123 aggiunse una deviazione di questa che attraversasse Siena e Firenze per lo scopo di collegarle con questa via di comunicazione. E appunto questa nuova strada passava e passa tuttora nel mezzo del Chianti. Con l'arrivo dei Longobardi, nel VIII secolo DC si cominciarono a creare le aziende agricole e le "Sale" in cui i proprietari terrieri conservavano i raccolti e gli attrezzi. Inoltre si cominciarono a costruire castelli, fortezze, guardinghi per difendersi da ulteriori attacchi contro i Francesi, che alla fine presero il potere del Chianti e molte famiglie Francesi vi si stabilirono. Nel 10° secolo la Chiesa cominciò a dividere la Toscana in distretti parrocchiali e nacquero pievi e cappelle. Le parrocchie (solo li si potevano battezzare i nascituri) in particolare avevano compiti anche burocratici come documentare nascite e morti quindi di notevole importanza per la campagna. L'aumento della popolazione ha forzato la ripresa dell'agricoltura e artigiani e contadini cominciarono a riunirsi e vivere all'interno delle Corti che nel frattempo erano diventati Castelli e Fortificazioni utili per difendersi in caso di attacchi stranieri. Le battaglie più salienti furono quelle tra Siena e Firenze. Entrambe volevano conquistare il territorio che era nel mezzo a loro ovvero il Chianti. Nel 12° secolo Siena era Guelfa (pro imperatore) e Firenze Ghibellina (pro papa). Tra il 1100 e il 1200 si susseguirono battaglie da ogni parte del Chianti e si crearono nuovi confini, castelli, località, pievi... finchè nel 1203 si raggiunse la pace con un trattato dove si riportavano i confini di Siena e Firenze all'interno del Chianti. Il tutto avvenne a Poggibonsi dove venne firmato l'accordo davanti al Podesta di Poggibonsi come testimone. Nel 1306 i comuni e soprattutto le parrocchie del Chianti si organizzarono nella Lega del Chianti. Composta dalla popolazione di ben 72 parrocchie tra cui Panzano, Spaltenna, San Polo in Rosso, Santa Maria Novella, San leonino… queste corrispondo alle odierne località di Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti. Le quali erano capitali dei terzieri come erano divisi le zone. Con il Gran Duca Leopoldo nel 1774 queste divennero Comini. Il simbolo della Lega del Chianti era il gallo nero all'interno del cerchio rosso e dorato. La prima sede della Lega fu Castellina in Chianti, poi Radda. Dopo tutte le battaglie subite, il Chianti era ormai una zona disabitata e in stato di degrado. Quando il gran Duca Leopoldo venne a visiare le terre e le cantine scrisse commenti negativi al riguardo. La resurrezione non beneficiò al Chianti come a Firenze ma nel 1850 Bettino Ricasoli contribuì notevolmente allo sviluppo dell'agricoltura nel Chianti. Nella sua proprietà al castello di brolio studiò e mise in pratica la tecnica della rotazione nella coltivazione dei cereali (crop rotation), iniziò l'uso di utensili come la vanga e di fertilizzanti per ottenere un prodotto migliore. Fu innovativo nel produrre diverse varietà di uve, usando nuove tecniche di coltivazione. La sua invenzione più importante fu la FORMULA DEL CHIANTI CLASSICO. Infatti fu lui a scoprire che se si mischiavano diversi tipi di uve ma con la maggioranza del san Giovese, veniva fuori un prodotto ottimo come il Chianti Classico.
La parola Chianti deriva dal nome Clante, tipico nel periodo Etrusco. Le strade che collegavano il Chianti con le varie località al centro dell'Italia favorirono le sviluppo degli Etruschi in questa zona durante il VII secolo AC e i resti delle tombe etrusche ritrovate ce lo dimostrano. Dopo gli Etruschi fu la volta dei Romani che preferirono occupare le campagne anzichè creare nuovi paesi, visto che le prime almeno davano sostentamento con l'agricoltura. Da questo punto si cominciò a costruire le nuove case coloniche tipiche della campagna e nuove strade, le quali erano più piccole e più pratiche per collegare diversi centri urbanizzati. Nel 150 AC l'imperatore Cassio fece costruire la via Cassia, per collegare la zona dell'Etruria a Roma. E l'imperatore Adriano nel 123 aggiunse una deviazione di questa che attraversasse Siena e Firenze per lo scopo di collegarle con questa via di comunicazione. E appunto questa nuova strada passava e passa tuttora nel mezzo del Chianti. Con l'arrivo dei Longobardi, nel VIII secolo DC si cominciarono a creare le aziende agricole e le "Sale" in cui i proprietari terrieri conservavano i raccolti e gli attrezzi. Inoltre si cominciarono a costruire castelli, fortezze, guardinghi per difendersi da ulteriori attacchi contro i Francesi, che alla fine presero il potere del Chianti e molte famiglie Francesi vi si stabilirono. Nel 10° secolo la Chiesa cominciò a dividere la Toscana in distretti parrocchiali e nacquero pievi e cappelle. Le parrocchie (solo li si potevano battezzare i nascituri) in particolare avevano compiti anche burocratici come documentare nascite e morti quindi di notevole importanza per la campagna. L'aumento della popolazione ha forzato la ripresa dell'agricoltura e artigiani e contadini cominciarono a riunirsi e vivere all'interno delle Corti che nel frattempo erano diventati Castelli e Fortificazioni utili per difendersi in caso di attacchi stranieri. Le battaglie più salienti furono quelle tra Siena e Firenze. Entrambe volevano conquistare il territorio che era nel mezzo a loro ovvero il Chianti. Nel 12° secolo Siena era Guelfa (pro imperatore) e Firenze Ghibellina (pro papa). Tra il 1100 e il 1200 si susseguirono battaglie da ogni parte del Chianti e si crearono nuovi confini, castelli, località, pievi... finchè nel 1203 si raggiunse la pace con un trattato dove si riportavano i confini di Siena e Firenze all'interno del Chianti. Il tutto avvenne a Poggibonsi dove venne firmato l'accordo davanti al Podesta di Poggibonsi come testimone. Nel 1306 i comuni e soprattutto le parrocchie del Chianti si organizzarono nella Lega del Chianti. Composta dalla popolazione di ben 72 parrocchie tra cui Panzano, Spaltenna, San Polo in Rosso, Santa Maria Novella, San leonino… queste corrispondo alle odierne località di Radda in Chianti, Castellina in Chianti e Gaiole in Chianti. Le quali erano capitali dei terzieri come erano divisi le zone. Con il Gran Duca Leopoldo nel 1774 queste divennero Comini. Il simbolo della Lega del Chianti era il gallo nero all'interno del cerchio rosso e dorato. La prima sede della Lega fu Castellina in Chianti, poi Radda. Dopo tutte le battaglie subite, il Chianti era ormai una zona disabitata e in stato di degrado. Quando il gran Duca Leopoldo venne a visiare le terre e le cantine scrisse commenti negativi al riguardo. La resurrezione non beneficiò al Chianti come a Firenze ma nel 1850 Bettino Ricasoli contribuì notevolmente allo sviluppo dell'agricoltura nel Chianti. Nella sua proprietà al castello di brolio studiò e mise in pratica la tecnica della rotazione nella coltivazione dei cereali (crop rotation), iniziò l'uso di utensili come la vanga e di fertilizzanti per ottenere un prodotto migliore. Fu innovativo nel produrre diverse varietà di uve, usando nuove tecniche di coltivazione. La sua invenzione più importante fu la FORMULA DEL CHIANTI CLASSICO. Infatti fu lui a scoprire che se si mischiavano diversi tipi di uve ma con la maggioranza del san Giovese, veniva fuori un prodotto ottimo come il Chianti Classico.