MAREMMA ENTROTERRA
SOVANA, SORANO, SAN QUIRICO,
Il Paesaggio che ci offre oggi , questa zona della toscana, non è molto diverso da quello che trovarono gli Etruschi
Ampie mensole di travertino ed i numerosi speroni di tufo che dominano le fertili vallate del Fiora e dell Albegna
I paesi sono caratterizzati da vicoli medievali, costeggiati da antichi palazzi, il mistero delle vie cave, meandri etruschi
scavati nella roccia, ricche necropoli ed insediamenti rupestri si alternano a estese foreste di macchia mediterranea ed
a famose sorgente di acqua termale. Il Paesggio è stato modellato dall erosione dei fiumi che hanno formato piatti tavolati
di travertino e colline dolci di conformazione calcarea e argillosa. Questo territorio è prettamente vulcanica con il Monte Amiata
e i Monti Volsinii il cui principale cratere è oggi individuabile nel Lago di Bolsena. La conseguenza di questa attività vulcanica ha creato il tufo; roccia calcarea molto friabile e porosa.
Questa porosità è anche responsabile della presenza di sorgenti ed acque termali nella zona
SOVANA-SORANO-SAN QUIRICO
SOVANA
Il nome in lingua etrusca significa: terra verde. Fondata dagli Etruschi nel VI secolo AC. La sua struttura con Balze altissime era la preferita dagli Etruschi. Nonostante l'avanzare dei romani oltre la terra di Vulci, Sovana resiste e si conserva etrusca senza cadere sotto il loro dominio. Nel IV secolo DC diventa Sede Vescovile. Cade poi sotto i Longobardi diventando proprietà degli Aldobrandeschi. Nell'anno Mille Sovana da i natali a Papa Gregorio VII. Gli Aldobrandeschi hanno gran parte della costa e la zona tra Orvieto e il mare per questo Siena ed Orvieto lottano contro questa potenza. Poi Sovana passa agli Orsini, spostando a Sorano il centro della Contea. Da qui il declino. Fino a che nel 1783 Leopoldo di Lorena dichiara nulla la comunità di Sovana e la ingloba a quella di Sorano. Oggi Sovana è compresa tra la Rocca e il Duomo, il primo è il simbolo del potere degli Aldobrandeschi e l'altro di quello della Chiesa.
Il Parco Archeologico “ Città del Tufo”è situato nel territorio del comune di Sorano , ed è costituito da una serie si siti di grande rilevanza archeologica, storica, naturalistica, distribuito nelle zone di Sorano , Sovana e San Quirico. La parte più importante della necropoli etrusca si trova sulle colline a nord del torrente Calesine dove si possono raggiungere attraverso percorsi immersi nella fitta vegetazione. Le Tombe monumentali a fronte colonnata come la tomba Pola, la tomba Ildebranda, la tomba a edicola del Tifone ed ultima in ordine di scoperta la tomba dei Demoni Alati. A poca distanza, nel settore detto di Sopraripa, si trovano le tombe a dado, semidado, falsodado e la tomba a edicola della sirena. Oltre ai monumenti sepolclari, la necropoli è caratterizzata da numerose vie cave tra le più grandiose e suggestive della zona ( “ Il Cavone”, la via cava di “S.Sebastiano”, la via cava di “ Poggio Prisca”).
SORANO e SAN ROCCO SAN ROCCO
Cosi chiamato per la presenza di una piccola cappella posta all ingresso dell insediamento e dedicato al santo S.Rocco. S.Rocco si presenta come un' enorme terrazza panoramica immersa nel verde dalla quale è possibile ammirare il borgo
medioevale di Sorano , cinto da enormi burroni SORANO
Da san Rocco si percorronno 2 km e si raggiunge Sorano . L abitato è dominato dalla poderosa fortezza
realizzata dagli Aldobrandescaed ampliata successivamente dai conti Orsini.Il complesso consta di un Mastio centrale a due bastioni
angolari (S.Pietro e S.Marco)collegati tra loro da collegamenti sotterranei , oggi visitabili. Nel nucleo più antico della Rocca ha
sede il Museo del Medioevoe del Rinascimento. Punto di partenza delle visite alla parte bastionata della Fortezza.
VITOZZA E SAN QUIRICO VITOZZA è in prossimità di San Quirico. Come la maggior parte degli insediamenti rupestri e medievalisorge su
un ampio pianoro tufaceo. Dell' abitato si hanno notizie fin dale XII sec.in quanto faceva parte di un ampio feudo
che comprendeva una quindicina di castelli. Percorrendo la strada principale si possono ammirare i resti delle
fortificazioni, delle chiese e di numerosi edifici in muratura oggi diruti oltre alle numerosissime grotte (oltre 200)
utilizzate come stalle, abitazioni, e luoghi di lavoro il tutto immerso in un ambiente naturale di eccezionale bellezza.