POPPI (Arezzo)
Nel Casentino oltre al Castello di Poppi abbiamo il Castello di Romena (edificato intorno l anno 1000), a Pratovecchio e il castello di Porciano datato 1100 appunto a Porciano vicino a Stia . Tutti di proprietà dei Conti Guidi. Il castello di Porciano ha dato ospitalità a Dante durante il suo esilio nel Casentino.
Poppi, borgo medievale. Si sviluppa su un colle ed è caratterizzato da un grande Castello che si erge nel centro del paese e visibile da gran parte della valle casentinese.
Poppi, inizialmente nato come castrum dei conti Guiudi nel XI sec, poi ricostruito tra il XII e XIV sec, vanta di avere mura di cinta (datate 1261) con ancora le 4 porte di ingresso, armoniose nel contesto dell' architettura del paese. Non per niente dichiarato uno dei borghi più belli d' Italia.
Senza dubbio l'elemento di maggiore attrazione e interesse di Poppi è il Castello dei Conti Guidi ( gli stessi di Vinci ) . All interno si può ammirare la Biblioteca Rilliana con i suoi 25.000 volumi antichi. Dalla sommità della torre si può ammirare un meraviglioso panorama sul casentino. All' interno della cappella dei Conti Guidi ci sono opere di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto, datate 1300.
Altre chiese da visitare sono la chiesa di Santi Marco e Lorenzo, l'Oratorio della Madonna del Morbo (con pianta esagonale) del XVII sec e la Badia di San Fedele. Nel centro storico vine subito all' occhio "Torre dei Diavoli". La Leggenda vuole che la contessa Madelda fosse una signora dallo spiccato senso della lussuria quindi seduceva i giovani uomini per soddisfare i suoi desideri. Dopo aver usufruito delle loro prestazioni li rinchiudeva dentro la torre per non permettere loro di rivelare quanto accaduto durante i momenti romantici. Quando ciò venne scoperto, la Contessa fù punita con la sua stessa tortura. Dice abbia trascorso gli ultimi anni di vita dentro quella torre tra lamenti ed urla strazianti. La leggenda dice che tutt' oggi , durante le notti più silenziose, se ci troviamo nei dintorni della Torre si possono udire i lamenti della Contessa.
A Poppi viene organizzata una manifestazione culturistica chiamata " Gusto dei Guidi"
L' ultimo week end di agosto, all' interno del centro storico vengono aperte cantine e locali privati di ville e palazzi antichi come prestigiosi androni e giardini ( normalmente chusi al pubblico) e fanno da location per wine tastings a mo' di enoteche dove poter assaporare vini da tutta la Toscana serviti da sommelier professionisti . Il Casentino non è zona di vini a causa del suo clima freddo e del terreno non adatto ma nonostante questo, da anni viene organizzato questo festival dedicato ai Signori Guidi che hanno avuto il potere su tutto il casentino durante il Medioevo.
Non molto distante da Poppi , nella piana di Campaldino c'è la colonna di Dante. Esattamente li, nel 1289 avvenne la Battaglia di Campaldino tra Gulefi e Ghibellini alla quale Dante dedicò alcuni versi nella Divina Commedia.
Nella valle tra Poppi e Pratogmagno e i monti appennini si erge Camaldoli, luogo di fede nonchè centro culturale e naturalistico. Non è un caso che da li a pochi km comincia il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Infine vale la pena ricordare Moggiona, paese fino a poco tempo fa famosissimo per la produzione artigianale dei Bigoni o meglio detti Bigonce , contenitori in legno fatti a doghe per la raccolta dell' uva.
A ricordare questa tradizione è stato creato un ecomuseo all interno del centro storico.
Poppi, borgo medievale. Si sviluppa su un colle ed è caratterizzato da un grande Castello che si erge nel centro del paese e visibile da gran parte della valle casentinese.
Poppi, inizialmente nato come castrum dei conti Guiudi nel XI sec, poi ricostruito tra il XII e XIV sec, vanta di avere mura di cinta (datate 1261) con ancora le 4 porte di ingresso, armoniose nel contesto dell' architettura del paese. Non per niente dichiarato uno dei borghi più belli d' Italia.
Senza dubbio l'elemento di maggiore attrazione e interesse di Poppi è il Castello dei Conti Guidi ( gli stessi di Vinci ) . All interno si può ammirare la Biblioteca Rilliana con i suoi 25.000 volumi antichi. Dalla sommità della torre si può ammirare un meraviglioso panorama sul casentino. All' interno della cappella dei Conti Guidi ci sono opere di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto, datate 1300.
Altre chiese da visitare sono la chiesa di Santi Marco e Lorenzo, l'Oratorio della Madonna del Morbo (con pianta esagonale) del XVII sec e la Badia di San Fedele. Nel centro storico vine subito all' occhio "Torre dei Diavoli". La Leggenda vuole che la contessa Madelda fosse una signora dallo spiccato senso della lussuria quindi seduceva i giovani uomini per soddisfare i suoi desideri. Dopo aver usufruito delle loro prestazioni li rinchiudeva dentro la torre per non permettere loro di rivelare quanto accaduto durante i momenti romantici. Quando ciò venne scoperto, la Contessa fù punita con la sua stessa tortura. Dice abbia trascorso gli ultimi anni di vita dentro quella torre tra lamenti ed urla strazianti. La leggenda dice che tutt' oggi , durante le notti più silenziose, se ci troviamo nei dintorni della Torre si possono udire i lamenti della Contessa.
A Poppi viene organizzata una manifestazione culturistica chiamata " Gusto dei Guidi"
L' ultimo week end di agosto, all' interno del centro storico vengono aperte cantine e locali privati di ville e palazzi antichi come prestigiosi androni e giardini ( normalmente chusi al pubblico) e fanno da location per wine tastings a mo' di enoteche dove poter assaporare vini da tutta la Toscana serviti da sommelier professionisti . Il Casentino non è zona di vini a causa del suo clima freddo e del terreno non adatto ma nonostante questo, da anni viene organizzato questo festival dedicato ai Signori Guidi che hanno avuto il potere su tutto il casentino durante il Medioevo.
Non molto distante da Poppi , nella piana di Campaldino c'è la colonna di Dante. Esattamente li, nel 1289 avvenne la Battaglia di Campaldino tra Gulefi e Ghibellini alla quale Dante dedicò alcuni versi nella Divina Commedia.
Nella valle tra Poppi e Pratogmagno e i monti appennini si erge Camaldoli, luogo di fede nonchè centro culturale e naturalistico. Non è un caso che da li a pochi km comincia il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Infine vale la pena ricordare Moggiona, paese fino a poco tempo fa famosissimo per la produzione artigianale dei Bigoni o meglio detti Bigonce , contenitori in legno fatti a doghe per la raccolta dell' uva.
A ricordare questa tradizione è stato creato un ecomuseo all interno del centro storico.